La link building è una strategia che permette di aumentare l’autorevolezza di un sito web agli occhi dei motori di ricerca. I backlink sono elementi fondamentali nelle strategie di ottimizzazione dei siti web. I link funzionano come attestazioni della “stima” che altri siti nutrono verso il portale in questione, perciò sono cruciali per i motori di ricerca per appurare quanto un sito è importante nel proprio ambito.
Come Google valuta la qualità dei backlink
Non tutti i backlink rivestono lo stesso peso agli occhi di Google. Anzi, i motori di ricerca applicano una serie di criteri per assegnare un determinato peso a ciascun link in entrata, a seconda dell’autorevolezza della fonte, del contesto, dell’attinenza tra i due portali, del fatto che esso porti o meno traffico effettivo, dell’anchor text utilizzato.
I migliori backlink provengono da siti:
- autorevoli
- a tema con il sito linkato
- che ricevono traffico effettivo
- che a loro volta ricevono backlink da siti valore
Una componente fondamentale dei link è il “testo ancora” ovvero la parola o le parole che includono il collegamento ipertestuale da un portale all’altro.
I testi ancora (anchor text) vengono utilizzati dai motori di ricerca per comprendere l’argomento del portale di destinazione: per questa ragione, astrattamente, una frase più attinente alla ricerca degli utenti (es. “scarpe da corsa online”) è più importante di una parola meno indicativa per l’utente (es. “sito” o “clicca qui”).
I testi ancora quindi sono molto importanti per Google per valutare l’importanza del link, perciò devono essere utilizzati in maniera accorta per non suscitare sospetti attorno alla naturalezza dei backlink. Le persone solitamente linkano un sito indicandolo per nome brand o l’indirizzo del sito. Difficilmente gran parte degli utenti utilizzano chiavi di ricerca vantaggiose tutte uguali come:
- scarpe da corsa online
- scarpe per correre economiche
- migliori scarpe running
Un caso del genere è la tipica situazione nella quale è stata attivata una campagna SEO di ottenimento link dietro pagamento che prevede l’entrata di link dal testo ancora molto vantaggioso commercialmente. Questo profilo backlink è molto sospetto e può fare attivare un campanello d’allarme in Google, che conduce a sterilizzare i link ottenuti o persino a causare delle penalizzazioni.
Una agenzia di link building si occupa di attuare una campagna di ottenimento backlink dall’apparenza quanto più possibile naturale. Si tratta di ricevere backlink commisurati (per numero, reputazione, tempi di acquisizione) alle caratteristiche del sito in questione e del settore.
Un sito che tratta di argomenti in continuo divenire – come la finanza e la politica – è lecito che riceva backlink in proporzione alla propria autorevolezza e agli aggiornamenti del settore, mentre sarebbe strano un simile ritmo per un portale di argomenti statici nel tempo.
Il professionista SEO si occupa di individuare una combinazione di parole chiave vantaggiose per gli obiettivi di posizionamento, ma non tanto commercialmente “smaccati” da risultare sospetti.
A questo scopo si punta a ottenere un portafoglio backlink distinto da anchor text in misura maggiore neutri o navigazionali (legato al nome del brand o del sito) e per il resto servendosi di diverse combinazioni di parole chiave di coda lunga.
Le long tail keyword sono parole chiave molto specifiche riferite a intenti di ricerca molto ben definiti. Mentre le parole chiave secche hanno alti volumi di ricerca e concorrenza in proporzione, le parole chiave di coda lunga attirano minori ricerche, ma usate complessivamente sono in grado di attrarre un maggiore traffico.
Perciò una accorta strategia di link building si basa anche sull’utilizzo di anchor text specifici in grado di conferire un’impressione di naturalezza alla link building, che mette al sicuro dal rischio di penalizzazioni.
Attributo nofollow e Attributo “Dofollow”: cosa sono e quali SERVONO
“Nofollow” è un tag HTML con il quale si comunica ai motori di ricerca di non tenere conto del link in questione ai fini dell’indicizzazione, in modo da non trasmettere valore per il posizionamento al destinatario.
“Dofollow” è un termine informale con il quale ci si riferisce a un link che non presenta attributi che “smorzano” il suo peso ai fini del posizionamento, ovvero un link naturale che trasmette link juice.
L’attributo nofollow viene utilizzato per prendere le distanze da siti che non sono attinenti a quelli linkati o sulla cui qualità non si è sicuri. Grazie alla sua capacità di “sterilizzazione” viene utilizzato per non trasmettere valore SEO ad altri portali, preservando il valore del sito linkante.
Quando si deve COMINCIARE la Link Building
La link building è una pratica che deve risultare quanto più possibile naturale agli occhi di Google. Ciò significa che i link in entrata devono giungere per ragioni apparentemente naturali, in relazione alla visibilità che il brand ha ricevuto, delle sue attività di produzione contenuti e delle pubbliche relazioni intraprese.
Va da sé che una situazione nella quale un sito neonato riceve fiumi di backlink senza che nessuno, al di fuori di essi, dia segno di conoscerlo, è una situazione molto, molto sospetta.
I link quindi devono iniziare a entrare quando la situazione del sito rende plausibile ottenerli.
Non bisogna partire contestualmente all’apertura del sito, a meno che essa non sia affiancata da attività di public relation che rende plausibile ottenere link. Può trattarsi ad esempio di interviste che presentano le attività del brand, pubbliredazionali, casi studio, testimonianze di clienti e partner, contenuti che giustificano i link in entrata con l’intenzione di parlare del sito e delle sue attività.
Come fare link building in maniera naturale
Una link building naturale agli occhi di Google è tale quando è la naturale conseguenza della visibilità del brand, della sua attività di produzione di contenuti utili per il pubblico e delle relazioni che riesce a stringere. La compravendita dei backlink viene fortemente osteggiata, quando i link non sono accompagnati da attributo “nofollow” o “sponsored”.
Una link building naturale si basa sulla produzione di contenuti apprezzabili quali:
- articoli per blog aziendale
- podcast
- video
- slide
- casi studio
- interviste
originali, utili per il pubblico e percepiti come di valore. Tali materiali possono essere condivisi per ottenere ulteriore traffico e venire linkati da siti a tema.
Come fare link building SENZA aspettare Backlink Naturali
I backlink naturali sono indubbiamente preziosi per migliorare il posizionamento, ma hanno il difetto di giungere spontaneamente molto lentamente, in relazione alla visibilità del brand, del posizionamento già ottenuto, dell’interesse che suscitano i contenuti.
Purtroppo non tutti possono permettersi di aspettare di ricevere link spontanei.
Spesso si ricorre alle pubbliche relazioni per ottenere backlink. Possiamo rivolgerci a conoscenti, clienti, fornitori per ottenere backlink che fungano da base per migliorare l’apprezzamento da parte dei motori di ricerca.
Con il tempo, mano a mano che aumentano i segnali esterni verso il sito (es. presenza sui social, menzioni in blog e forum…) è ragionevole per Google che accresca anche il ritmo di ottenimento di backlink e di siti di importanza sempre maggiore.
Per questo ci si occupa spesso di vere e proprie compravendite in modo da riuscire a ottenere link da siti a tema autorevoli. Un consulente SEO esperto si occupa di fare realizzare guest post di valore, utili per i lettori e originali, che rendano lecito agli occhi dei motori di ricerca ottenere link dai siti in questione.
Quali sono I rischi della link building
Come abbiamo detto, la link building è una strategia cruciale per migliorare il posizionamento e aumentare le possibilità di vendere prodotti e servizi grazie ai motori di ricerca. Per questo gli algoritmi di Google verificano se il profilo dei backlink di un sito rispettano le linee guida in fatto di naturalezza.
Una link building dall’apparenza molto forzata in fatto di anchor text applicati, frequenza di ottenimento dei collegamento, discrepanza in termini di autorevolezza e tema tra i due portali, espone al rischio di vanificazione del valore dei link o di penalizzazione del sito oggetto del collegamento.
Un tempo gli algoritmi valutavano principalmente la quantità di link in entrata, il che portava i webmaster ad adottare collegamenti da siti di scarsissimo valore messi a punto principalmente per offrire collegamenti. Una strategia del genere oggi mette seriamente a rischio di penalizzazioni, che affossano il posizionamento. Bisogna valutare la qualità dei portali dai quali proviene il collegamento per assicurarsi che non si tratti di siti spazzatura o compromessi.
In caso di serio rischio di penalizzazione si può utilizzare il Disavow Tool di Google Search Console per rifiutare il collegamento in entrata. Conviene però servirsi di questo strumento soltanto quando le circostanze lo rendono opportuno. In caso contrario potrebbe essere visto come un’”ammissione di colpa”.
Come scegliere i giusti Backlink per il tuo sito
I consulenti SEO si occupano di scegliere i siti più indicati per attività di backlink adatti al proprio contesto. Le considerazioni generali infatti devono essere calate nelle caratteristiche del sito in oggetto e del settore in cui opera.
I link naturali in genere provengono da siti attinenti per tema e dalla importanza proporzionale a quella del portale in oggetto. Collegamenti provenienti da portali del tutto alieni per reputazione e target possono risultare sospetti a Google e non produrre gli effetti desiderati.
Come monitorare i Backlink?
Esistono in commercio molti strumenti professionali per monitorare i backlink e valutarli da un punto di vista SEO. Seozoom e Semrush sono suite SEO professionali che includono anche funzioni di monitoraggio dei backlink in entrata.
Strumenti più approfonditi nel monitoraggio dei backlink sono Ahrefs e Majestic SEO.
In genere tutti gli strumenti permettono di valutare i backlink dal punto di vista di:
- sito di provenienza
- pagina di provenienza
- indirizzo IP
- anchor text
- nofollow o dofollow
e di valutare i backlink secondo propri indicatori (che non sono valori applicati da Google, ma metriche degli strumenti proprietari).
Quanto ci vuole per vedere i risultati dell’attività di link building?
Purtroppo la SEO è una disciplina che richiede un po’ di tempo per produrre risultati, perciò occorre armarsi di pazienza e lavorare con accortezza per produrre effetti concreti. Tuttavia, i benefici della SEO tendono a permanere nel tempo grazie alla buona reputazione che conferiscono al sito agli occhi di Google, perciò gli sforzi vengono ripagati nel medio-lungo periodo.
In generale, salvo eventuali problemi che inficiano il funzionamento del sito ad altri livelli, ci si possono aspettare dei risultati nel giro di 6/8 settimane.
Ovviamente, migliore è il livello del sito di partenza, più facilmente si ottengono risultati apprezzabili.
Come vedi, la link building è un’attività che richiede esperienza e capacità di analisi per produrre effetti apprezzabili.
Se vuoi cimentarti nella link building senza rischiare di commettere errori, consulta la nostra offerta: troverai tante occasioni di link autorevoli in grado di portarti in prima pagina di Google!